SCHEDA TECNICA DEL LIBRO
Apertura vani in pareti portanti in zona sismica. II edizione + Elementi strutturali negli edifici in muratura
Claudio Ciavattini - Salvatore Sbacchis
DESCRIZIONE

Progetto degli interventi di rinforzo e consolidamento
II edizione aggiornata alla Circolare 2 febbraio 2009, n. 617 (Istruzioni per l’applicazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni)
Il volume è rivolto ai tecnici progettisti che si occupano di interventi sul patrimonio edilizio esistente, anche sottoposto a vincolo storico-artistico.
Si tratta del problema che nasce in occasione di progetti di ristrutturazione o di riorganizzazioni funzionali di edifici in muratura, che prevedono una diversa distribuzione interna degli ambienti con conseguente modifica delle aperture interne e/o esterne nei muri portanti (spostamento di vani porte, nuove aperture di vani porte o finestre ecc.).
L’indebolimento (in termini sia di resistenza che di rigidezza alle azioni sismiche orizzontali) causato alla struttura da queste nuove aperture deve essere colmato attraverso la progettazione di adeguate opere di rinforzo e/o consolidamento delle strutture stesse in modo da ripristinare le condizioni iniziali ante intervento.
Si impone quindi una valutazione analitica che dimostri, nel caso del miglioramento sismico, un aumento del coefficiente di sicurezza, in particolare nei confronti delle azioni orizzontali; ciò non si ottiene sempre perseguendo il fine del massimo rinforzo. Infatti, un eccessivo aumento della rigidezza di alcune pareti rispetto ad altre (ad esempio per effetto di rinforzo mediante lastre di placcaggio in c.a.), può provocare, in maniera sostanziale, una variazione del comportamento globale del piano e quindi dell’edificio, con conseguente nascita di azioni impreviste (ad esempio effetti torcenti a causa dell’allontanamento del baricentro delle masse da quello delle rigidezze).
Nel testo vengono presi a riferimento i contenuti delle recenti norme in materia che, a partire dall’O.P.C.M. n. 3274/2003 fino ad arrivare al decreto ministeriale 14 gennaio 2008 e alla relativa circolare 2 febbraio 2009, n. 617/CSLLPP, hanno colmato un “silenzio” normativo in materia durato oltre venti anni.
Il testo si propone quindi come una guida operativa per i progettisti e il software allegato consente di accedere alle seguenti utility:
– Esempio di relazione illustrativa sulle metodologie di calcolo e di verifica adottate;
– Foglio di calcolo per la verifica di aperture in pareti portanti;
– Esempio numerico di calcolo.
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Teoria e pratica sul calcolo e la verifica degli elementi strutturali nella muratura
CD-Rom con esempi applicativi incluso
Il palazzo, il baglio, la torre saracena, il casolare, il mulino, la masseria, sono solo alcuni dei tipi di costruzioni in muratura che rappresentano uno spaccato, unico, di un modo di vivere e di costruire caduto in disuso subito dopo l’avvento nel dopoguerra del cemento armato.
Attraversando le splendide campagne e i bei paesini dell’entroterra siciliano non possiamo fare a meno di ammirarne le superbe costruzioni tipiche mediterranee in muratura che ne costeggiano le stradine e che perfettamente si inseriscono in un susseguirsi di paesaggi immersi nella natura.
I tempi rapidi, le forme inconsuete, le sezioni esili del cemento armato hanno reso superata la “pietra” facendo dimenticare del tutto il suo fascino “naturalistico”, relegandolo a un materiale d’altri tempi.
L’urbanistica e la sua attenzione particolare verso i centri storici sta riaccendendo l’interesse verso le costruzioni in muratura. Legati alla muratura, dal punto di vista dell’archeologia industriale, erano il mondo delle cave di pietra, degli scalpellini, dei decoratori, falegnami, marmisti, produttori di ceramiche e opere in cotto. Un modo di costruire questo, in definitiva, oggi del tutto o quasi scomparso e sicuramente è scomparso nei grossi centri, nelle città, soprattutto dove il cemento armato e l’acciaio ne hanno ormai preso prepotentemente il posto.
Recuperare questo modo di costruire è ormai pressocché impossibile per via della scomparsa di maestranze specializzate, delle cave che fornivano le materie prime, e anche per i regolamenti e le norme legate all’elemento muratura che scoraggiano gli investimenti verso l’uso del “mattone” e che incoraggiano invece quei materiali più “rapidi e redditizzi” quali il calcestruzzo e l’acciaio.
Il modellare la muratura è stato, è, e sarà un lavoro di pazienza, di tempi lunghi.
I grandi archi del periodo Romano, le grandi costruzioni del Gotico, gli scaloni del Barocco, gli architravi, le capriate, i solai a cassettone, non venivano risolti, come spesso la tecnica moderna consiglia, con un semplice e brutale getto di cemento armato.
Rivedere questo modo di costruire, il come funzionava, permetterà di riappropriarsi dell’architettura “romantica” dei conventi e delle basiliche, dell’architettura pre-industriale.
Questo paziente lavoro, è un omaggio a un’arte del costruire, quello della muratura; un contributo dedicato a quanti trovandosi di fronte a un manufatto in muratura vogliono penetrarne il complesso meccanismo “statico” e apprezzarne le arditezze costruttive.
Nel passato, infatti, sia per la costruzione che per il restauro degli edifici in muratura, gli aspetti statici erano se non del tutto, in gran parte ignorati, a vantaggio di una “maniera” di costruire basata più sull’esperienza che dal frutto di una attenta e scrupolosa analisi del comportamento “scientifico” della struttura.
Il progettista moderno, così come il restauratore di monumenti è venuto così a trovarsi privo di tutta una letteratura a riguardo con le ovvie difficoltà di chi dovrà reinventarsi il meccanismo statico.
Di recente, con l’interesse crescente verso il recupero dei centri storici, si assiste a un interesse altrettanto crescente verso lo studio scientifico del comportamento statico degli elementi strutturali degli edifici in muratura. È auspi¬cabile, allora, che la muratura riacquisti in futuro una sua più giusta e decorosa collocazione fra i già più affermati e moderni materiali da costruzione.
Il presente testo, tramite anche numerose applicazioni, percorre i temi legati alla muratura evidenziandone soprattutto i problemi del calcolo e la verifica degli elementi strutturali propri dell’organismo strutturale in muratura.
Il CD-ROM allegato, utilizzabile in ambiente Microsoft Windows® e Macintosh®, consente l’installazione dei più significativi esempi applicativi relativi al calcolo e alla verifica delle strutture in muratura riportati nel volume. I files degli esempi applicativi, completi delle indicazioni di calcolo, guidano l’utente all’inserimento dei propri dati input per generare un’applicazione personalizzata. L’utilizzo degli esempi applicativi richiede la pre-installazione di Acrobat Reader® e Microsoft Excel® a cura dell’utente.
II edizione aggiornata alla Circolare 2 febbraio 2009, n. 617 (Istruzioni per l’applicazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni)
Il volume è rivolto ai tecnici progettisti che si occupano di interventi sul patrimonio edilizio esistente, anche sottoposto a vincolo storico-artistico.
Si tratta del problema che nasce in occasione di progetti di ristrutturazione o di riorganizzazioni funzionali di edifici in muratura, che prevedono una diversa distribuzione interna degli ambienti con conseguente modifica delle aperture interne e/o esterne nei muri portanti (spostamento di vani porte, nuove aperture di vani porte o finestre ecc.).
L’indebolimento (in termini sia di resistenza che di rigidezza alle azioni sismiche orizzontali) causato alla struttura da queste nuove aperture deve essere colmato attraverso la progettazione di adeguate opere di rinforzo e/o consolidamento delle strutture stesse in modo da ripristinare le condizioni iniziali ante intervento.
Si impone quindi una valutazione analitica che dimostri, nel caso del miglioramento sismico, un aumento del coefficiente di sicurezza, in particolare nei confronti delle azioni orizzontali; ciò non si ottiene sempre perseguendo il fine del massimo rinforzo. Infatti, un eccessivo aumento della rigidezza di alcune pareti rispetto ad altre (ad esempio per effetto di rinforzo mediante lastre di placcaggio in c.a.), può provocare, in maniera sostanziale, una variazione del comportamento globale del piano e quindi dell’edificio, con conseguente nascita di azioni impreviste (ad esempio effetti torcenti a causa dell’allontanamento del baricentro delle masse da quello delle rigidezze).
Nel testo vengono presi a riferimento i contenuti delle recenti norme in materia che, a partire dall’O.P.C.M. n. 3274/2003 fino ad arrivare al decreto ministeriale 14 gennaio 2008 e alla relativa circolare 2 febbraio 2009, n. 617/CSLLPP, hanno colmato un “silenzio” normativo in materia durato oltre venti anni.
Il testo si propone quindi come una guida operativa per i progettisti e il software allegato consente di accedere alle seguenti utility:
– Esempio di relazione illustrativa sulle metodologie di calcolo e di verifica adottate;
– Foglio di calcolo per la verifica di aperture in pareti portanti;
– Esempio numerico di calcolo.
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Teoria e pratica sul calcolo e la verifica degli elementi strutturali nella muratura
CD-Rom con esempi applicativi incluso
Il palazzo, il baglio, la torre saracena, il casolare, il mulino, la masseria, sono solo alcuni dei tipi di costruzioni in muratura che rappresentano uno spaccato, unico, di un modo di vivere e di costruire caduto in disuso subito dopo l’avvento nel dopoguerra del cemento armato.
Attraversando le splendide campagne e i bei paesini dell’entroterra siciliano non possiamo fare a meno di ammirarne le superbe costruzioni tipiche mediterranee in muratura che ne costeggiano le stradine e che perfettamente si inseriscono in un susseguirsi di paesaggi immersi nella natura.
I tempi rapidi, le forme inconsuete, le sezioni esili del cemento armato hanno reso superata la “pietra” facendo dimenticare del tutto il suo fascino “naturalistico”, relegandolo a un materiale d’altri tempi.
L’urbanistica e la sua attenzione particolare verso i centri storici sta riaccendendo l’interesse verso le costruzioni in muratura. Legati alla muratura, dal punto di vista dell’archeologia industriale, erano il mondo delle cave di pietra, degli scalpellini, dei decoratori, falegnami, marmisti, produttori di ceramiche e opere in cotto. Un modo di costruire questo, in definitiva, oggi del tutto o quasi scomparso e sicuramente è scomparso nei grossi centri, nelle città, soprattutto dove il cemento armato e l’acciaio ne hanno ormai preso prepotentemente il posto.
Recuperare questo modo di costruire è ormai pressocché impossibile per via della scomparsa di maestranze specializzate, delle cave che fornivano le materie prime, e anche per i regolamenti e le norme legate all’elemento muratura che scoraggiano gli investimenti verso l’uso del “mattone” e che incoraggiano invece quei materiali più “rapidi e redditizzi” quali il calcestruzzo e l’acciaio.
Il modellare la muratura è stato, è, e sarà un lavoro di pazienza, di tempi lunghi.
I grandi archi del periodo Romano, le grandi costruzioni del Gotico, gli scaloni del Barocco, gli architravi, le capriate, i solai a cassettone, non venivano risolti, come spesso la tecnica moderna consiglia, con un semplice e brutale getto di cemento armato.
Rivedere questo modo di costruire, il come funzionava, permetterà di riappropriarsi dell’architettura “romantica” dei conventi e delle basiliche, dell’architettura pre-industriale.
Questo paziente lavoro, è un omaggio a un’arte del costruire, quello della muratura; un contributo dedicato a quanti trovandosi di fronte a un manufatto in muratura vogliono penetrarne il complesso meccanismo “statico” e apprezzarne le arditezze costruttive.
Nel passato, infatti, sia per la costruzione che per il restauro degli edifici in muratura, gli aspetti statici erano se non del tutto, in gran parte ignorati, a vantaggio di una “maniera” di costruire basata più sull’esperienza che dal frutto di una attenta e scrupolosa analisi del comportamento “scientifico” della struttura.
Il progettista moderno, così come il restauratore di monumenti è venuto così a trovarsi privo di tutta una letteratura a riguardo con le ovvie difficoltà di chi dovrà reinventarsi il meccanismo statico.
Di recente, con l’interesse crescente verso il recupero dei centri storici, si assiste a un interesse altrettanto crescente verso lo studio scientifico del comportamento statico degli elementi strutturali degli edifici in muratura. È auspi¬cabile, allora, che la muratura riacquisti in futuro una sua più giusta e decorosa collocazione fra i già più affermati e moderni materiali da costruzione.
Il presente testo, tramite anche numerose applicazioni, percorre i temi legati alla muratura evidenziandone soprattutto i problemi del calcolo e la verifica degli elementi strutturali propri dell’organismo strutturale in muratura.
Il CD-ROM allegato, utilizzabile in ambiente Microsoft Windows® e Macintosh®, consente l’installazione dei più significativi esempi applicativi relativi al calcolo e alla verifica delle strutture in muratura riportati nel volume. I files degli esempi applicativi, completi delle indicazioni di calcolo, guidano l’utente all’inserimento dei propri dati input per generare un’applicazione personalizzata. L’utilizzo degli esempi applicativi richiede la pre-installazione di Acrobat Reader® e Microsoft Excel® a cura dell’utente.