Guida completa per le attività di RSPP, ASPP e RLS
Terza edizione aggiornata all'Accordo Stato-Regioni 7 luglio
2016
La continua innovazione tecnologica, la trasformazione del mondo del lavoro, il recepimento di nuove Direttive UE da un lato e l’avanzamento della ricerca in materia di sicurezza e salute sul lavoro dall’altro, ha reso necessario l’aggiornamento di un testo tecnico-scientifico che si propone di dare un quadro quanto più possibile esaustivo in materia di analisi e gestione dei rischi in ambito lavorativo, sia pubblico che privato.
Il testo fornisce, nel rispetto del Testo Unico sulla Salute e Sicurezza dei Lavoratori (D.Lgs. n. 81/2008 e ss.mm.ii.), indicazioni di carattere normativo, tecnico e gestionale, per i soggetti coinvolti nel gravoso compito della sicurezza e salute dei lavoratori, quali: datori di lavoro, dirigenti, preposti, responsabili e addetti del servizio di prevenzione e protezione (RSPP e ASPP), rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS), tecnici, consulenti, progettisti ed operatori della sicurezza in genere. Il testo approfondisce, inoltre, gli strumenti normativi e tecnici rivolti ai vari soggetti del sistema prevenzionale.
Il volume si configura come un manuale di formazione ed informazione per tutte le figure del nuovo sistema prevenzionale e, in questa nuova edizione, tratta in particolare i seguenti argomenti:
NOTE SUL SOFTWARE INCLUSO
Il software incluso, parte integrante della pubblicazione, gestisce una banca dati normativa con i principali provvedimenti legislativi in materia di salute e sicurezza ed una raccolta di schemi di modelli per la gestione operativa della salute e sicurezza.
Utilità disponibili con il software: Glossario (principali termini tecnico-normativi); F.A.Q. (domande e risposte più frequenti); Test iniziale (verifica formazione di base); Test finale (verifica concetti analizzati).
Requisiti hardware e software: Processore da 2.00 GHz; MS Windows Vista/7/8/10 (è necessario disporre dei privilegi di amministratore); MS .Net Framework 4 o vs. successive; 250 MB liberi sull’HDD; 2 GB di RAM; Adobe Reader 11.x e vs. successive; Accesso ad internet e browser web.
PRESENTAZIONE
PARTE I
Introduzione al nuovo Testo Unico sulla Salute e
Sicurezza
1. IL D.Lgs. n. 81/2008 in sintesi
1.1. Generalità
1.2. Titoli e allegati del Testo Unico sulla
Sicurezza e Salute
1.3. Campi di applicazione
1.4. Principali obblighi del datore di lavoro
1.5. Obblighi delle imprese familiari e dei
lavoratori autonomi
1.6. Principali figure che intervengono nella
sicurezza e salute nei luoghi di lavoro
1.7. Il nuovo documento di valutazione dei
rischi
1.8. Formazione, informazione e libretto formativo
del cittadino
1.9. Principali termini e definizioni presenti nel
D.Lgs. n. 81/2008
2. Capacità e requisiti professionali degli
RSPP/ASPP
2.1. Premessa
2.2. Servizio di Prevenzione e Protezione
(SPP)
2.3. Capacità e requisiti professionali degli ASPP
e dei RSPP interni ed esterni
2.4. Sintesi del percorso formativo per RSPP e
ASPP
2.5. Interventi vari relativi alla formazione e
previsti dal nuovo Accordo Stato-Regioni del 7 luglio 2016
2.6. Compiti del servizio di prevenzione e
protezione
2.7. Svolgimento diretto da parte del datore di
lavoro dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi
2.8. Riunione periodica
PARTE II
NUOVO APPROCCIO PREVENZIONALE. VALUTAZIONE DEI RISCHI. RISCHI
INERENTI LA SALUTE E LA SICUREZZA
3. Il nuovo approccio alla prevenzione infortuni sul
lavoro e malattie professionali
3.1. Caratteristiche e filosofia del D.Lgs.
n. 81/2008
3.2. Il sistema legislativo: esame delle normative
di riferimento. Direttive europee sociali e di prodotto. Normativa
assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali.
Esclusività INAIL. Libro unico sul lavoro
3.2.1. La gerarchia delle fonti giuridiche
3.2.2. Fonti di rango costituzionale
3.2.3. Fonti di rango primario
3.2.4. Fonti di rango secondario
3.2.5. Legislazione relativa alla sicurezza e alla
salute dei lavoratori. Evoluzione
3.2.6. Evoluzione delle direttive europee
3.2.7. Direttive sociali e direttive di
prodotto
3.2.8. La Costituzione, codice civile e codice
penale
3.2.9. Nascita della prevenzione degli infortuni e
delle malattie professionali
3.2.10. La normativa prevenzione infortuni degli
anni ‘50
3.2.11. La normativa prevenzionale conseguente al
recepimento delle normative comunitarie
3.2.12. La valutazione dei rischi come elemento
portante della filosofia delle normative comunitarie
3.2.13. La gestione del rischio. Misure generali
di tutela in conformità al D.Lgs. n. 81/2008
3.2.14. Normativa sulla assicurazione obbligatoria
contro gli infortuni e malattie professionali – Requisiti della
assicurazione INAIL
3.2.15. Libro unico del lavoro
3.3. Lavoro minorile, lavoratrici madri, lavoro
notturno, lavori atipici, garanzia di sicurezza per i lavoratori
handicappati
3.3.1. Lavoro minorile
3.3.2. Lavorazioni alle quali non possono essere
adibiti gli adolescenti
3.3.3. Lavoro notturno
3.3.4. Lavoratrici madri
3.3.5. Lavorazioni alle quali non possono essere
adibite le lavoratrici madri
3.3.6. Lavoro notturno delle donne
3.3.7. Lavoro notturno degli apprendisti
3.3.8. Garanzie di sicurezza per i lavoratori
handicappati
3.3.9. Lavoratori atipici. Nuove forme di lavoro
previste dalla Legge Biagi
3.3.10. Sicurezza e salute dei lavoratori
atipici
3.3.11. Garanzie di sicurezza sul lavoro per i
lavoratori atipici
3.3.12. Potere di vigilanza e potere disciplinare
nei riguardi dei lavoratori atipici
3.4. Norme tecniche, Buone Prassi e Linee Guida
alla luce del D.Lgs. n. 81/2008
3.5. Infortunio in itinere e danno biologico
3.6. Registro infortuni – Modulo unico INAIL –
Comunicazione on line – Profili sanzionatori
3.7. Danni da lavoro: infortuni e malattie
professionali
4. I soggetti del nuovo sistema prevenzionale
4.1. Generalità
4.2. Datore di lavoro nel settore privato e nel
settore pubblico
4.2.1. Datore di lavoro pubblico. Enti Locali
4.3. Dirigente, Preposto
4.4. Obblighi del datore di lavoro, del dirigente
e del preposto: delega di funzioni
4.4.1. Delega di funzioni
4.5. Lavoratore
4.6. RSPP e ASPP
4.7. Medico Competente. Primo soccorso
4.7.1. Primo Soccorso. Formazione del personale
addetto
4.8. Imprese familiari, lavoratori autonomi,
coltivatori diretti, artigiani e piccoli commercianti,
volontari
4.9. Progettisti, fabbricanti, fornitori e
installatori
4.10. Rappresentante dei Lavoratori per la
sicurezza
4.11. Sistema sanzionatorio. Sospensione
dell’attività. Obblighi e sanzioni. Principio di specificità.
Organi di vigilanza. Responsabilità giuridica delle imprese
4.11.1. Sistema sanzionatorio
4.11.2. Sospensione dell’attività
4.11.3. Obblighi e sanzioni ai sensi del Titolo I
del D.Lgs. n. 81/2008 e ss.mm.ii.
4.11.4. Principio di specificità
4.11.5. Organi di vigilanza
4.12. Sistema Istituzionale in materia di salute e
sicurezza lavoro
4.13. Organi di informazione, assistenza,
consulenza, formazione e promozione. Interpello
4.14. Contratti d’appalto o d’opera o di
somministrazione. DUVRI e incaricato a sovrintendere la
cooperazione e il coordinamento tra imprese (articolo 26, D.Lgs.
n. 81/2008)
4.15. Sistema di qualificazione delle imprese e
dei lavoratori autonomi
4.16. Attribuzioni e compiti dei rappresentanti
dei lavoratori per la sicurezza
5. Valutazione e gestione dei rischi. diversità della
forza lavoro
5.1. Diversità della forza lavoro. Fattori di rischio e
Livello di rischio
5.2. Informazioni sui criteri, metodi e strumenti
per la valutazione dei rischi
5.3. Valutazione dei rischi
5.4. Principali fattori di rischio
5.5. Gruppi a rischio accresciuto. Lavoratori
anziani, lavoratori giovani, lavoratori disabili, lavoratori
temporanei/part-time, lavoratori stranieri, differenze di genere.
Gestione della vulnerabilità
5.6. Rischio Incerto. Metodi cautelativi
5.7. Quasi incidenti
5.8. Correlazione tra rischio ed emergenza
5.9. Modalità di effettuazione della valutazione
dei rischi
6. Requisiti di sicurezza e salute degli ambienti di
lavoro
6.1. Generalità
6.2. Stabilità e solidità
6.3. Altezza, cubatura e superficie
6.4. Pavimenti, muri, soffitti, finestre e
lucernari dei locali, scale e marciapiedi mobili, banchine e rampe
di carico
6.5. Vie di circolazione, zone di pericolo,
pavimenti e passaggi
6.6. Vie e uscite di emergenza
6.7. Porte e portoni
6.8. Scale
6.9. Posti di lavoro e di passaggio e luoghi di
lavoro esterni
6.10. Microclima
6.11. Illuminazione naturale ed artificiale dei
luoghi di lavoro
6.12. Locali di riposo e refezione
6.13. Spogliatoi e armadi per il vestiario
6.14. Servizi igienico assistenziali
6.15. Locali sotterranei o semisotterranei
6.16. Lavori in ambienti sospetti di
inquinamento
6.17. Notifiche all’organo di vigilanza competente
per territorio
6.18. Presenza nei luoghi di lavoro delle sostanze
nocive e delle polveri
6.18.1. Difesa dalle sostanze nocive
6.18.2. Difesa dalle polveri
6.19. Vasche, canalizzazioni, tubazioni, serbatoi,
recipienti, silos – attività in ambienti confinati – D.P.R. n.
177/2011
6.20. Particolari ambienti di lavoro: i
condomini
7. Prevenzione incendi nei luoghi di lavoro. Nuovo
codice antincendio
7.1. Generalità
7.2. Prevenzione incendi nelle attività non
soggette a visite e controlli
7.3. Criteri generali di sicurezza per le vie di
uscita (D.M. 10 marzo 1998)
7.4. Porte installate lungo le vie di uscita
7.5. Sistemi di apertura delle porte
7.6. Porte scorrevoli e porte girevoli
7.7. Illuminazione delle vie di uscita
7.8. Divieti da osservare lungo le vie di
uscita
7.9. Vie di uscita
7.10. Numero e larghezza delle scale
7.11. Caratteristiche delle scale fisse e
gradini
7.12. Regolamento concernente le attività soggette
ai controlli di prevenzione incendi – D.P.R. n. 151/2011
7.13. Sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro
con presenza di disabili
7.14. Formazione dei lavoratori addetti alla
prevenzione incendi
7.15. Nuovo Codice Antincendio
7.15.1. Campi di applicazione
7.15.2. Norme tecniche
7.15.3. Integrazioni al Decreto 3 agosto 2015
8. Luoghi con pericolo di esplosione
8.1. Generalità
8.2. Direttive ATEX. Obblighi del Fabbricante e
del Datore di Lavoro
8.2.1. Direttiva ATEX Prodotto. Obblighi del
fabbricante
8.2.2. Direttiva ATEX Sociale. Obblighi del datore
di lavoro
8.3. Documento sulla protezione contro le
esplosioni
8.4. Termini per l’adeguamento
8.5. Verifiche
8.6. Ripartizione delle aree in cui possono
formarsi atmosfere esplosive
8.7. Prescrizioni minime contro le atmosfere
esplosive
8.8. Criteri per la scelta degli apparecchi e dei
sistemi di protezione
8.9. Segnaletica
8.10. Informazione e formazione dei lavoratori
9. Sicurezza degli impianti tecnologici a servizio degli
ambienti di lavoro
9.1. Generalità
9.2. Campo di applicazione del D.M. n. 37/2008
9.3. Termini e definizioni
9.4. Progettazione degli impianti
9.5. Realizzazione ed installazione degli
impianti. Cartello informativo
9.6. Dichiarazione di conformità, dichiarazione di
rispondenza
9.7. Obblighi del committente o del proprietario.
Manutenzione. Certificato di agibilità
9.8. Imprese abilitate
9.9. Impianti elettrici in luoghi ordinari, a
maggior rischio in caso d’incendio (marci) e con rischio di
esplosione
9.10. Messa in esercizio (D.P.R. n. 462/2001):
impianti elettrici, impianti di terra, impianti contro le scariche
atmosferiche
9.11. Lavori sotto tensione e lavori in prossimità
di parti attive
9.12. Obbligo del progetto per gli impianti
elettrici e gli impianti di protezione scariche atmosferiche
10. Locali per fumatori
10.1. Norme sul divieto di fumo
10.2. Caratteristiche dei locali
10.3. Caratteristiche degli impianti
10.4. Sigarette elettroniche nei luoghi di
lavoro
11. Utilizzo in sicurezza delle attrezzature di lavoro.
rischio legato alla guida di un autoveicolo aziendale
11.1. Generalità
11.2. Requisiti di sicurezza
11.3. Obblighi del datore di lavoro
11.4. Obblighi dei noleggiatori e dei concedenti
in uso
11.5. Informazione, formazione e addestramento
11.6. Abilitazione alla conduzione dei generatori
di vapore
11.7. Rischio legato alla guida di un autoveicolo
aziendale. Informazione e formazione
12. Dispositivi di protezione individuali
12.1. Generalità
12.2. Requisiti dei DPI e obblighi del datore di
lavoro
12.3. Obblighi dei lavoratori
13. Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro
13.1. Generalità
13.2. Obblighi del datore di lavoro
13.3. Prescrizioni generali per i cartelli
13.4. Prescrizioni per la comunicazione verbale e
per i segnali gestuali
13.5. La nuova segnaletica di sicurezza. Norma UNI
EN ISO 7010:2012
14. Movimentazione manuale dei carichi. movimenti
ripetitivi
14.1. Generalità
14.2. Obblighi del datore di lavoro
14.3. Informazione, formazione e addestramento
14.4. Valutazione del rischio. Metodo Niosh,
metodo Snook-Ciriello, metodo OCRA
14.5. Movimenti ripetitivi
15. Attrezzature munite di videoterminali
15.1. Generalità
15.2. Obblighi del datore di lavoro, dei dirigenti
e dei preposti
15.3. Svolgimento quotidiano del lavoro
15.4. Sorveglianza sanitaria
15.5. Informazione e formazione
15.6. Requisiti minimi
16. Agenti fisici nei luoghi di lavoro
16.1. Generalità
16.2. Valutazione dei rischi
16.3. Disposizioni miranti ad eliminare o ridurre
i rischi
16.4. Informazione e formazione dei lavoratori
16.5. Sorveglianza sanitaria. Cartella Sanitaria e
di rischio
16.6. Rumore
16.6.1. Generalità
16.6.2. Valori limite di esposizione e valori di
azione
16.6.3. Valutazione del rischio
16.6.4. Valutazione di attività a livello di
esposizione molto variabile
16.6.5. Misure di prevenzione e
protezione
16.6.6. Uso dei dispositivi di protezione
individuali
16.6.7. Misure per la limitazione
dell’esposizione
16.6.8. Informazione e formazione dei
lavoratori
16.6.9. Sorveglianza sanitaria
16.6.10. Deroghe
16.6.11. Linee Guida per i settori della musica,
delle attività ricreative e dei call center
16.7. Vibrazioni
16.7.1. Generalità
16.7.2. Valori limite di esposizione e valori
d’azione
16.7.3. Valutazione dei rischi
16.7.4. Misure di prevenzione e protezione
16.7.5. Sorveglianza sanitaria
16.7.6. Deroghe
16.8. Campi elettromagnetici (CEM) nei luoghi di
lavoro
16.8.1. Generalità
16.8.2. Valori limiti di Esposizione e Valori di
Azioni
16.8.3. Valutazione dei rischi e identificazione
dell’esposizione
16.9. Radiazioni ottiche artificiali «ROA» (non
coerenti e coerenti-laser)
16.9.1. Generalità
16.9.2. Valori limite di esposizione
16.9.3. Identificazione dell’esposizione e
valutazione dei rischi
16.9.4. Disposizioni miranti ad eliminare o a
ridurre i rischi
16.9.5. Sorveglianza sanitaria. Principali rischi
per gli occhi e la pelle
16.9.6. Sorgenti ROA non coerenti e ROA coerenti
(LASER)
16.10. Radiazioni ottiche naturali. Lavoratori
outdoor
17. Sostanze pericolose: agenti chimici, agenti
cancerogeni e mutageni, amianto
17.1. Agenti chimici. Regolamento CE n. 1272/2008 (CLP).
Regolamento CE n. 1907/2006 (REACH). Scheda dati di sicurezza
(SDS)
17.1.1. Generalità
17.1.2. Metodi e strumenti per riconoscere i
pericoli. Regolamento CE n. 1272/2008 (CLP). Regolamento CE n.
1907/2006 (REACH). Scheda dati di Sicurezza (SDS)
17.1.3. Valutazione dei rischi
17.1.4. Misure e principi generali per la
prevenzione dei rischi
17.1.5. Misure specifiche di protezione e di
prevenzione
17.1.6. Disposizioni in caso di incidenti o di
emergenze
17.1.7. Informazione e formazione per i
lavoratori
17.1.8. Divieti
17.1.9. Sorveglianza sanitaria, Cartelle Sanitarie
e di rischio
17.1.10. Elenco delle frasi di rischio e dei
consigli di prudenza (Allegati III e IV Direttiva 67/548/CEE)
17.1.11. Corrispondenza tra i vecchi e i nuovi
pittogrammi
17.1.12. Indicazioni di pericolo e consigli di
prudenza in conformità al Regolamento CLP
17.2. Agenti chimici cancerogeni, mutageni e
tossici per la riproduzione
17.2.1. Generalità
17.2.2. Agenti chimici cancerogeni, mutageni e
tossici per la riproduzione. Confronto tra vecchia e nuova
classificazione
17.2.3. Sostituzione e riduzione
17.2.4. Valutazione del rischio
17.2.5. Misure tecniche, organizzative,
procedurali
17.2.6. Misure tecniche
17.2.7. Informazione e formazione
17.2.8. Esposizione non prevedibile
17.2.9. Operazioni lavorative particolari
17.2.10. Accertamenti sanitari e norme preventive
e protettive specifiche
17.2.11. Registro di esposizione e cartelle
sanitarie
17.2.12. Registrazione dei tumori
17.3. Amianto
17.3.1. Generalità
17.3.2. Individuazione della presenza di amianto.
Valutazione del rischio
17.3.3. Notifica
17.3.4. Misure di prevenzione e protezione
17.3.5. Misure igieniche
17.3.6. Controllo dell’esposizione
17.3.7. Valore limite
17.3.8. Operazioni lavorative particolari
17.3.9. Lavori di demolizione o rimozione
dell’amianto
17.3.10. Informazione e formazione dei
lavoratori
17.3.11. Sorveglianza sanitaria, Registro di
esposizione, Cartelle Sanitarie e di rischio
17.4. Criteri e strumenti per la valutazione del
rischio chimico negli ambienti di lavoro ai sensi del D.Lgs. n.
81/2008 e ss.mm.ii. – Commissione consultiva del 28 novembre
2012
18. Agenti biologici. protezione dalle ferite da taglio
e da punta nel settore ospedaliero e sanitario
18.1. Agenti biologici
18.1.1. Generalità
18.1.2. Comunicazione, autorizzazione
18.1.3. Modalità di trasmissione delle infezioni
occupazionali
18.1.4. Valutazione del rischio. Uso non
deliberato degli agenti biologici
18.1.5. Misure tecniche, organizzative,
procedurali
18.1.6. Misure igieniche
18.1.7. Misure specifiche per strutture sanitarie
e veterinarie
18.1.9. Misure specifiche per i processi
industriali. Misure di emergenza
18.1.10. Informazioni e formazione dei
lavoratori
18.1.11. Sorveglianza Sanitaria. Prevenzione e
controllo
18.1.12. Registri degli esposti e degli eventi
accidentali
18.1.13. Registro dei casi di malattia e di
decesso
18.1.14. Agenti biologici e principali
patologi
18.2. Protezione dalle ferite da taglio e da punta
nel settore ospedaliero e sanitario
18.2.1. Campo di applicazione
18.2.2. Misure generali di tutela
18.2.3. Valutazione dei rischi. Misure di
prevenzione specifiche. Sanzioni
19. Radiazioni ionizzanti
19.1. Generalità
19.2. Radioattività – radiazioni α, β, λ
19.3. Decadimento radioattivo – Tempo di
dimezzamento
19.4. La radioattività nell’aria: il radon
19.5. Rischi per la salute
19.6. Grandezze e unità di misura
19.7. Radioprotezione – D.Lgs. n. 230/1995
ss.mm.ii.
19.8. Rischio radon in locali sotterranei
PARTE III
SICUREZZA NEI CANTIERI
20. Sicurezza nei cantieri temporanei e mobili pubblici
e privati
20.1. Campo di applicazione, Definizioni
20.2. Obblighi del committente o del responsabile
dei lavori
20.3. Primo livello di applicazione del Titolo IV
del D.Lgs. n. 81/2008
20.4. Secondo livello di applicazione del Titolo
IV del D.Lgs. n. 81/2008
20.5. Coordinatore per la progettazione e per
l’esecuzione
20.6. Responsabilità dei committenti e dei
responsabili dei lavori
20.7. Misure generali di tutela. Impresa
Affidataria
20.8. Requisiti professionali dei coordinatori
20.9. Notifica preliminare
20.10. Piano di sicurezza e di coordinamento
(PSC)
20.11. Consultazione dei rappresentanti per la
sicurezza. Modalità attuative di particolari obblighi
20.12. Documentazione minima per imprese operanti
in cantiere
PARTE IV
RISCHI TRASVERSALI
21. Organizzazioni e sistemi di gestione
21.1. Generalità
21.2. Sistemi di gestione
21.3. Sistemi di Gestione Sicurezza Lavoro, D.Lgs.
n. 81/2008 e D.Lgs. n. 231/2001
22. Sistema delle relazioni e delle comunicazioni
22.1. Generalità
22.2. Consultazione (RLS, RLST, RLSP)
22.3. Partecipazione
22.4. Comunicazione
22.5. Sistema delle relazioni sindacali
23. Rischi di natura pisco-sociali
23.1. Diffusione dei rischi psicosociali nei luoghi di
lavoro. Analisi degli eventi sentinella
23.2. Stress
23.3. Stress e lavoro
23.4. Prevenzione dello stress in ambiente di
lavoro
23.5. Stress e mobbing
23.6. Stress e Sindrome del burn-out
23.7. Stress e Sindrome corridoio
23.8. Valutazione dei rischi pisco-sociali
24. Rischi di natura ergonomica
24.1. Generalità
24.2. Vantaggi di una progettazione ergonomica
24.3. Ergonomia e D.Lgs. n. 81/2008
24.4. Ergonomia e «Direttiva
macchine»
24.5. Sistema uomo-lavoro
24.6. Antropometria
24.7. Fisiologia
24.8. Ergonomia fisica, cognitiva e
organizzativa
25. Ruolo dell’informazione e della formazione
25.1. Generalità
25.2. Efficacia dell’informazione e della
formazione
25.3. Effettività dell’informazione e della
formazione
25.4. Cultura della sicurezza
25.5. Elementi di progettazione didattica e della
teoria dell’apprendimento
25.5.1. Rilevazione dei bisogni
25.5.2. Progettazione
25.5.3. Attuazione
25.5.4. Valutazione dei risultati
25.6. Contenuti minimi della formazione dei
lavoratori, dei rappresentanti per la sicurezza e dei datori di
lavoro che possono svolgere direttamente i compiti propri del RSPP
– Accordi Stato-Regioni
25.7. Principali metodologie didattiche: lezione,
lavoro di gruppo, esercitazioni, role planying, brain
storming, mappa concettuale, audiovisivi
25.8. Strumenti di produzione dati. Osservazione,
intervista, questionario
26. Sicurezza comportamentale (Behavior Based Safety):
integrazione tra B-BS e SGSL
26.1. Importanza del fattore umano
26.2. Metodi a-scientifici sui comportamenti
insicuri
26.3. Metodi Scientifici sulla sicurezza
comportamentale
26.4. Protocollo B-BS
26.5. B-BS e sistemi di gestione della sicurezza
lavoro (SGSL)
PARTE V
PROBLEMATICHE NUOVI RISCHI EMERGENTI
27. La sicurezza lavoro nel nuovo codice dei contratti
pubblici
27.1. Generalità
27.2. Principali novità in materia di sicurezza
nell’articolato del D.Lgs. n. 50/2016
28. Sicurezza delle opere temporanee da impiegare negli
spettacoli musicali, cinematografici, teatrali e nelle fiere
28.1. Spettacoli musicali, cinematografici e teatrali.
Campo di applicazione
28.1.1. Particolari esigenze che caratterizzano
l’attività di montaggio e smontaggio delle OT
28.2. Manifestazioni fieristiche. Campo di
applicazione
28.2.1. Particolari esigenze attività di montaggio
e smontaggio strutture nel settore fieristico
29. Rischio sismico nei luoghi di lavoro
29.1. Pericolo sismico e sicurezza lavoro
29.2. Evoluzione della classificazione sismica
29.3. Costruzioni edilizie come luoghi di
lavoro
29.4. Rischio sismico
29.5. Indice di pericolosità sismica «Ip»
29.6. Indice di vulnerabilità «Iv»
29.7. Indice di Esposizione « Ie»
29.8. Indice di rischio sismico. Valutazione del
rischio sismico
29.9. Interventi di prevenzione e protezione
30. Modelli organizzativi di gestione (MOG)
30.1. Generalità
30.2. Enti destinatari ed Enti esclusi dal D.Lgs.
n. 231/2001
30.3. Reati previsti dal D.Lgs.
n. 231/2001
30.4. Criteri di imputazione delle responsabilità.
Importanza dell’adozione dei Modelli Organizzativi
30.5. Sanzioni pecuniarie, interdittive, confisca
del profitto del reato, pubblicazione della sentenza
30.6. Delitti tentati. Responsabilità e vicende
modificate
30.7. Approccio metodologico: l’individuazione dei
rischi. Criteri di accettabilità
30.8. Requisiti essenziali del MOG-231
30.9. MOG 231, SGSL e D.Lgs. n. 81/20008
30.10. Termini e definizioni ricorrenti
31. Utilizzo in sicurezza delle nanotecnologie
31.1. Generalità
31.2. Nanomateriali presenti in natura e
nanomateriali fabbricati
31.3. Salute e sicurezza associati ai
nanomateriali
31.4. Gestione dei rischi dei nanomateriali sul
luogo di lavoro
31.5. Principali misure di prevenzione e
protezione: raccomandazioni
32. Rischio da sindrome edificio malato, sick building
syndrome (sbs)
32.1. Generalità
32.2. Agenti inquinanti in ambiente indoor
32.3. Inquinanti di natura chimica
32.3.1. Fumo di tabacco ambientale (ETS)
32.3.2. Ossido e biossido di azoto (NOx e NO2)
32.3.3. Ossidi di zolfo (SOx)
32.3.4. Monossido di carbonio (CO)
32.3.5. Idrocarburi aromatici policiclici
(IPA)
32.3.6. Composti Organici Volatili (COV)
32.3.7. Formaldeide
32.3.8. Benzene
32.3.9. Particolato
32.3.10. Ozono (O3)
32.4. Inquinanti di natura fisica
32.4.1. Amianto
32.4.2. Fibre minerali sintetiche
32.4.3. Radon
32.5. Inquinanti di natura biologica
32.5.1. Agenti microbiologici
32.5.2. Acari
32.5.3. Umidità e muffe
33. Rischio rapina
33.1. Generalità
33.2. Elementi essenziali che stanno alla base
della valutazione del rischio rapina
33.3. Valutazione e Gestione del rischio
rapina
34. Attrezzature ad ultrasuoni: utilizzo in
sicurezza
34.1. Definizioni e campo di utilizzo
34.2. Luoghi a rischio
34.3. Effetti biologici, limiti di esposizione e
sorveglianza sanitaria
34.4. Indicazioni di prevenzione
35. Attività a rischio di incidente rilevante
35.1. Sicurezza lavoro, sicurezza dei cittadini e
dell’ambiente
35.2. Finalità del D.Lgs. n. 105/2015 che
recepisce la Direttiva Seveso III. Campo di applicazione
35.3. Competenze, novità e coordinamento del nuovo
D.Lgs. n. 105/2015
35.4. Adempimenti
35.4.1. Obblighi generali del gestore (art.
12)
35.4.2. Notifica (art. 13 e Allegato 5)
35.4.3. Politica di prevenzione degli incidenti
rilevanti (art. 14 e Allegato B)
35.4.4. Sistema di Gestione della Sicurezza (art.
14 e Allegato B)
35.4.5. Rapporto di sicurezza (artt. 15, 16, 17,
18, Allegato C e Allegato 2). Cause operative, esterne e naturali
che possono innescare un incidente rilevante
35.4.6. Comunicazione all’autorità competente in
materia di valutazione di impatto ambientale (art. 18, Allegato D,
punto 1)
35.4.7. Modifiche che non costituiscono aggravio
del preesistente livello di rischio di incidenti rilevanti
(Allegato D, punto 2)
35.4.8. Effetto domino (art. 19 e Allegato E,
Parte 1)
35.4.9. Studio di sicurezza integrato d’area (art.
19 e Allegato E, Parte 2)
35.4.10. Piano di emergenza interno (art. 20 e
Allegato 4)
35.4.11. Informazioni da fornire al Prefetto per
la redazione del Piano di Emergenza Esterna (art. 21)
35.4.12. Informazioni da fornire al Sindaco per la
redazione dell’Elaborato Tecnico RIR (art. 22)
35.4.13. Procedure semplificate di prevenzione
incendi (art. 31 e Allegato L)
35.4.14. Le verifiche ispettive (art. 27 e
Allegato H)
35.4.15. Informazioni al pubblico (artt. 23 e
24)
PARTE VI
SCHEMI DI MODELLI PER LA GESTIONE DELLA SALUTE E
SICUREZZA
SCHEMA 1. Libretto formativo del cittadino
SCHEMA 2. Organigramma della sicurezza
SCHEMA 3. Designazione RSPP
SCHEMA 4. Attribuzione e competenze del ruolo di
preposto ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008
SCHEMA 5. Dichiarazione di svolgimento diretto da
parte del datore di lavoro dei compiti del servizio di prevenzione
e protezione
SCHEMA 6. Autocertificazione requisiti di idoneità
tecnico professionale
SCHEMA 7. Autocertificazione impresa familiare e
lavoratori autonomi
SCHEMA 8. Designazione addetto/i alla prevenzione
incendi, lotta antincendio, gestione delle emergenze
SCHEMA 9. Designazione addetto/i al primo
soccorso
SCHEMA 10. Assegnazione dei dispositivi di
protezione individuale DPI
SCHEMA 11. Verbale riunione periodica
SCHEMA 12. Nomina medico competente
SCHEMA 13. Comunicato per i dipendenti – Elezione
o designazione del RLS
SCHEMA 14. Richiesta DVR da parte del RLS
SCHEMA 15. Consegna DVR al RLS
SCHEMA 16. Richiesta DUVRI da parte del RLS
SCHEMA 17. Consegna DUVRI al RLS
SCHEMA 18. Richiesta documentazione da parte del
RLS
SCHEMA 19. Consegna documentazione RLS
SCHEMA 20. Attestazione – Attrezzature di lavoro
non marcate CE
SCHEMA 21. Dichiarazione del lavoratore autonomo
al datore di lavoro della ditta
SCHEMA 22. Dichiarazione sugli addetti alla
sicurezza in azienda
SCHEMA 23. Dichiarazione di conformità delle
macchine, attrezzature e opere provvisionali
SCHEMA 24. Delega del Committente al Responsabile
dei lavori
SCHEMA 25. Dichiarazione del Datore di lavoro
della ditta esecutrice dei lavori al Coordinatore per l’esecuzione
dei lavori
SCHEMA 26. Nomina del Coordinatore per la
progettazione (D.Lgs. n. 81/2008)
SCHEMA 27. Nomina del Coordinatore per
l’esecuzione dei lavori (D.Lgs. n. 81/2008)
SCHEMA 28. Notifica preliminare ai sensi
dell’articolo 99 (D.Lgs. n. 81/2008)
SCHEMA 29. Dichiarazione dell’organico medio
annuo
SCHEMA 30. Ordine di sospensione dei lavori per
riscontro di pericolo grave ed imminente (articolo 92, comma 1,
lettera f), D.Lgs. n. 81/2008)
SCHEMA 31. Proposta di sospensione
lavori/allontanamento impresa/risoluzione del Contratto (articolo
92, comma 1, lettera e), D.Lgs. n. 81/2008)
SCHEMA 32. Verbale di sopralluogo periodico in
cantiere
Installazione del software incluso
Note sul software incluso
Requisiti hardware e software
Download del software e richiesta della password di attivazione
Installazione ed attivazione del software