Guida operativa alla stesura del PSC

Guida operativa alla stesura del PSC

DESCRIZIONE

Il testo in narrativa nasce dalla volontà dell’Autore di organizzare e mettere a frutto la personale esperienza sia lavorativa professionale (attività di progettazione e di coordinamento della sicurezza in progettazione) sia di docenza in seno a diversi corsi istituiti ai sensi del D.Lgs. n. 494/1996.

In particolare, il lavoro svolto mira a fornire una serie di considerazioni riflessive e, soprattutto, di suggerimenti pratico/operativi oltre che di indirizzo normativo, in relazione alla corretta organizzazione e stesura dell’elaborato PSC (Piano di Sicurezza e di Coordinamento).

Nel merito, a valle di un sintetico inquadramento della evoluzione storica (anche normativa) del problema “sicurezza nei cantieri”, il testo sviluppa, in maniera compiuta e con particolare risalto, quegli aspetti che all’Autore piace definire “aspetti quantitativi” del PSC:
  • stima dell’entità del cantiere e della durata delle lavorazioni;
  • analisi quali-quantitativa del rischio in seno alle fasi lavorative proprie dello sviluppo di un’opera;
  • definizione e calcolo dei costi della sicurezza.
Ciascuno degli argomenti sopra citati viene trattato in riferimento ai più recenti orientamenti normativi (D.Lgs. n. 163/2006, Legge n. 123/2007) oltre che di indirizzo operativo (Determinazioni dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture, fra le quali la n. 4/2006; “Linee guida per l’applicazione del D.P.R. n. 222/2003” di I.T.A.C.A. del 1 marzo 2006), in particolare per quanto riguarda la problematica relativa all’analisi ed alla determinazione dei costi della sicurezza cui è dedicato un intero capitolo del testo.
Gli ulteriori capitoli proposti riguardano:
  • breve analisi dell’evoluzione normativa in materia di sicurezza sul lavoro;
  • D.Lgs. n. 494/1996: ambito di applicazione e casistica in merito alla sua applicazione “parziale” ovvero “totale”;
  • inquadramento delle figure del progettista e del coordinatore per la sicurezza in progettazione all’interno del “sistema 109 (oggi D.Lgs. n. 163/2006) – 494”.
Il testo è arricchito, puntualmente, dalla presenza di figure logico-illustrative delle argomentazioni trattate, presenti in coda a ciascun capitolo oltre che disponibili in versione digitale ed in formato eseguibile (CD allegato).

INDICE LIBRO

Prefazione
  • 1. Breve analisi dell’evoluzione della normativa nazionale in materia di sicurezza sul lavoro finalizzata alla introduzione del “nuovo approccio” segnato dall’avvento del D.Lgs. n. 626/1994 e del D.Lgs. n. 494/1996
    • 1.1. Premessa
    • 1.2. Il significante oggetto dei decreti legislativi n. 626 e n. 494 come espresso nella lingua italiana ed anglofona
    • 1.3. Dalla nascita dei primi riferimenti normativi dell’antinfortunistica in italia agli attuali decreti legislativi simbolo
    • 1.4. Estrema sintesi della evoluzione normativa occorsa in materia di sicurezza sul lavoro
    • 1.5. Considerazioni conclusive
  • 2. Riflessioni in merito agli aspetti innovativi salienti introdotti dai D.Lgs. n. 626/1994 e n. 494/1996
    • 2.1. Premessa
    • 2.2. Lo spirito innovativo del D.Lgs. n. 626/1994
    • 2.3. Lo spirito innovativo del D.Lgs. n. 494/1996
    • 2.4. Riflessioni conclusive
  • 3. Il “dove” ed il “quando” del D.Lgs. n. 494/1996: ambito di applicazione e casistica relativa alla sua applicazione “parziale” ovvero “totale”
    • 3.1. Premessa di carattere generale
    • 3.2. Le condizioni in riferimento alle quali un cantiere abbisogna, ex lege, della presenza delle figure di coordinamento per la sicurezza
    • 3.3. La ratio legis evidenzia chiaramente la responsabilizzazione del committente unitamente alla centralità del ruolo ricoperto dalle figure dei coordinatori per la sicurezza
  • 4. La progettazione di un’opera pubblica e la parallela progettazione della sicurezza: inquadramento delle figure del progettista e del coordinatore per la progettazione all’interno del sistema Legge n. 109/1994 (oggi D.Lgs. n. 163/2006) – D.Lgs. n. 494/1996
    • 4.1. Considerazioni introduttive
    • 4.2. L’evoluzione, nella normativa, del rapporto collaborativo fra progettista e coordinatore in progettazione
    • 4.3. L’operato del progettista e del coordinatore in progettazione nell’ambito dell’attuale e specifico indirizzo normativo
    • 4.4. L’interazione collaborativa fra “produzione” e “sicurezza” va perseguita non solo durante l’attività di progettazione di un opera bensi anche durante la sua esecuzione
    • 4.5. Considerazioni conclusive
  • 5. Stima dell’“entità cantiere” e della durata delle lavorazioni
    • 5.1. Chiarimenti introduttivi
    • 5.2. L’importanza della corretta individuazione della durata del cantiere e delle sue fasi realizzative
    • 5.3. Suggerimenti pratici finalizzati alla redazione della stima dell’entità cantiere e della durata delle lavorazioni
    • 5.4. Puntualizzazioni conclusive
  • 6. Analisi quali-quantitativa del rischio collegato alle singole fasi di lavorazione previste nel P.S.C.
    • 6.1. Premessa
    • 6.2. Introduzione descrittiva e definizione del concetto di rischio
    • 6.3. Esempio applicativo di zonizzazione del rischio nell’ambito tecnico dell’idraulica applicata alla difesa del territorio
    • 6.4. La definizione quali-quantitativa del rischio all’interno di un piano di sicurezza e di coordinamento
    • 6.5. Considerazioni conclusive
  • 7. “Costi della sicurezza”: richiami di carattere storico-normativo in merito alla loro definizione e riflessioni propositive concernenti un loro corretto computo in relazione ai più recenti riferimenti sia normativi (D.P.R. n. 222/2003) sia di indirizzo interpretativo di tale normativa (documento ITACA marzo 2006; Determinazione n. 4/2006 della A.V.C.P.L.S.F.)
    • 7.1. Premessa
    • 7.2. Introduzione
    • 7.3. “Costi della sicurezza”: definizioni ed inquadramento normativo
    • 7.4. Distinguo fra “costi di produzione” e “costi della sicurezza” ed, all’interno di questi ultimi, fra “costi della sicurezza contrattuali” e “costi della sicurezza ex lege”
    • 7.5. Riflessioni sui seguenti piani di indirizzo:normativa nazionale, normativa e riferimenti operativi regionali, operato della A.V.C.P.L.S.F.
    • 7.6. Il passaggio fra la “vecchia” e la “nuova” determinazione della A.V.C.P.L.S.F. riguardante il calcolo dei costi della sicurezza
      • 7.6.1. Premessa
      • 7.6.2. La Determinazione n. 2/2001 della A.V.LL.PP.
      • 7.6.3. La Determinazione n. 4/2006 della A.V.C.P.L.S.F.
    • 7.7. L’attuale indirizzo per il calcolo dei costi della sicurezza e gli sviluppi attesi, oltre che in riferimento a tale specifica problematica, anche in merito alla sicurezza nei cantieri in generale