Sequenze. Caratteri distributivi degli edifici: la abitazione

Sequenze. Caratteri distributivi degli edifici: la abitazione

DESCRIZIONE

Questo lavoro nasce come traduzione di un'esperienza sviluppata nell'ambito dell'insegnamento Caratteri distributivi degli edificipresso la facoltà di Architettura di Palermo nell'A.A. 2002-2003, e come personale desiderio di raccogliere alcune riflessioni su alcuni specifici aspetti dell'elaborazione di un progetto di architettura. Lontano quindi dal voler suggerire un apparato teorico-dogmatico, questo saggio intende esprimere, con l'ausilio di un sostanzioso apparato fotografico, l'idea che l'architetto lavori riferendosi sia ad alcuni fondamenti teorici, sia ad alcune tecniche fondamentali del buon progetto di architettura: il tentativo principale è stato quello di ritrovare nelle sequenze distributive quei caratteri di invarianza, talvolta anche arcaici, che prescindendo dallo stretto rapporto con la funzione, da sempre dimostrano la loro espressione eminentemente culturale.

INDICE LIBRO

Prefazione di Prof. Arch. M. Panzarella

Introduzione

1.0. Lo spazio
1.1. Lo spazio come sostanza dell'architettura
1.2. Lo spazio di natura
1.2.1. Lo spazio naturale infinito
1.2.2. Lo spazio infinito nell'arte
1.2.3. Lo spazio di naturale finito
1.3. Origine e caratteri dello spazio di cultura
1.3.1. Il centro
1.3.2. La direzione
1.3.3. L'area e il dominio

2.0. Interno/Esterno
2.1. Definire un confine: stabilire il proprio territorio
2.2. Costruire un muro: redicarsi al suolo, stabilire una regola
2.3. Interno/Esterno: l'ingresso
2.4. Costruire recinti
2.5. Labirinti: la moltiplicazione delle centralità, il sistema dei filtri e l'asimmetria
2.6. La sintesi Miesiana

3.0. Sequenze motorie
3.1. Circolazione e percorsi
3.2. Sistemi di circolazione chiusi
3.3. Sistemi di circolazione aperti
3.3.1. Nell'architettura
3.3.2. Sovrapposizione e trasparenza opaca
3.3.3. Compenetrazione

4.0. Sequenze funzionali
4.1. Sequenze funzionali
4.2. Il piano tipo: l'esperienza funzionalista
4.3. Ma l'architettura non risiede allÕinterno di un elenco di funzioni
4.3.1. "L'Istituzione"
4.3.2. "La stanza"
4.3.3. Spazi "serviti" e "serventi"
4.3.4. Il principio del "di-stanziamento"
4.4. Interscambialità e Iperspecializzazione
4.4.1. Forma e programma
4.4.2. Due case a Fukuoka: congestione e spazi pivotanti
4.4.3. LDK o lo spazio diagrammatico: la proposta di K. Sejima