Il volume presenta un accurato saggio sul tema del sistema di qualificazione delle imprese in Italia e in altri Paesi europei ed extraeuropei, avendo sempre di mira l'interesse pubblico nella scelta dei soggetti da ammettere a gara nelle opere pubbliche.
Lo studio si dispiega attraverso l'esame attento e sistematico del recente istituto, non privo di spunti critici. Così, trattando del ruolo dell'Autorità di Vigilanza sulle S.O.A., si prospetta il problema di come l'Autorità possa gestire del tutto imparzialmente (come finora è accaduto) la scelta delle società che curano la qualificazione e, al tempo stesso, il contenzioso sui lavori pubblici.
Vengono analiticamente trattati i temi relativi ai requisiti generali e di indipendenza delle S.O.A., della compagine societaria, delle partecipazioni azionarie, delle prescrizioni relative al personale impiegato, dei presupposti per la concessione e dei possibili motivi di revoca della stessa, della dimostrazione dell'adeguata capacità economica e finanziaria, dell'idoneità tecnico-organizzativa, dell'incremento convenzionale premiante. Il tutto con riferimento non solo alla normativa vigente, ma all'interpretazione datane dal Ministero di settore e dalla stessa Autorità di Vigilanza, oltre che dalla giurisprudenza.
Da segnalare i riferimenti ai consorzi stabili, ai criteri di accertamento e valutazione dei lavori eseguiti all'estero, come pure dei lavori eseguiti dall'impresa sub-appaltatrice ed infine del casellario informatico. Costituisce connotato di attualità e completezza il riferimento alla normativa europea nel settore e al tentativo della Comunità europea di dare inizio alla definizione di un sistema di qualificazione destinato a valere in tutti i Paesi membri attraverso apposito mandato a due distinti Enti di normalizzazione.
L'Autore non manca di segnalare talune critiche al sistema recentemente introdotto sulla qualificazione delle imprese e prevede che, sul piano della ragionevole prevedibilità, il lavoro svolto a livello europeo dal CEN (TC330) produrrà modifiche assai significative alla Direttiva europea sugli appalti pubblici.
Seguendo la sua linea argomentativa, si possono trarre alcune conclusioni che si sottopongono al lettore nella loro sintesi.