La nuova normativa sugli appalti pubblici propone profonde modifiche nei rapporti stabiliti e consolidati tra i protagonisti del processo edilizio; la Legge 109 e il D.P.R. 554/99 introducono innovazioni che obbligano a modificare i vari ruoli in un contesto ben definito e precisamente normato: ciascuno, con le proprie competenze, apporta un contributo originale e contemporaneamente svolge attività parallele in modo dialettico ma con funzioni ben distinte. Tra tali innovazioni rientra la Validazione del progetto, che può essere considerata come perno dell'apparato normativo costruito intorno al progetto al fine di garantirne un accettabile livello di qualità la validazione, partendo dalla verifica del raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel documento di programmazione preliminare, è prevista in tutte le fasi di sviluppo di un progetto di opera pubblica (cioè nei tre stadi di progettazione: preliminare, definitivo ed esecutivo) in modo da assicurare, via via, che siano conseguiti risultati congrui ai principi ispiratori della legge: realizzare opere di qualità ai costi previsti. La validazione non fornisce giudizi di merito, non ha cioè lo scopo di mettere in discussione professionalità e capacità del progettista che è, e resta, l'unico vero responsabile del progetto, ma consiste nella verifica, effettuata dal Responsabile Unico del Procedimento, della rispondenza degli elaborati progettuali alla normativa vigente e costituisce, fra l'altro, presupposto di legittimità all'approvazione del progetto esecutivo da parte del competente organo della stazione appaltante. La verifica del progetto viene svolta tenendo presenti le seguenti finalità: rispetto dei requisiti fissati nel documento preliminare alla progettazione; rispetto della normativa cogente e contrattuale; fattibilità tecnica, intesa come assenza di errori o omissioni che possano pregiudicare, in tutto o in parte, la realizzazione dell'opera o la sua utilizzazione; minimizzazione dei rischi di introduzione di varianti dovute a non esaustiva o incompleta progettazione; immediata appaltabilità del progetto e ragionevole attendibilità del programma temporale di realizzazione stabilito dall'ente appaltante; riduzione del rischio che l'impresa appaltatrice possa esprimere riserve, minimizzazione del contenzioso e mantenimento dei costi entro i limiti prefissati; affidabilità delle opere nel tempo; assicurabilità dell'opera; minimizzazione delle spese di gestione.
In questo volume sono proposti e sistematizzati i criteri generali per le verifiche, da effettuare mediante schede che consentono di accertare sia la conformità del progetto alle indicazioni normative, sia la sua rispondenza funzionale alle indicazioni del Documento preliminare di programmazione; le schede rappresentano quindi uno strumento rivolto, oltre che al Responsabile Unico del Procedimento, anche al Progettista che le potrà utilizzare come vere e proprie check-list per il controllo in progress dei contenuti caratterizzanti gli elaborati che compongono il progetto.