Economia e Ambiente - I

Economia e Ambiente - I "limiti" nel rapporto uomo-natura

DESCRIZIONE

La sostenibilità ambientale è alla base del conseguimento della sostenibilità economica: la seconda non può essere raggiunta a costo della prima. Quindi, fondamentale per lo sviluppo sostenibile è il riconoscimento dell'interdipendenza tra economia e ambiente.
Fino a non molto tempo fa nel pensiero economico ha prevalso la concezione secondo la quale gli esseri umani sarebbero sempre stati in grado di dominare l'ambiente naturale e di modificare le leggi naturali di combinazione tra dualismi quali caos e ordine; soggetto e oggetto; pensiero ed azione; individuale e collettivo, ecc. L'uomo pensava di non avere "limiti" e di potere essere sempre in grado di potere plasmare la realtà secondo i propri bisogni.
L'aspetto importante insito negli insegnamenti dell'ecologia è invece la consapevolezza dell'esistenza di un insieme di specie di cose e di elementi differenti, come naturale combinazione determinata da regole e forze diverse. La comprensione di questo complesso gioco d'interdipendenze, interne ed esterne a ciascuna componente di un sistema naturale, ha posto l'uomo in una condizione di ripensamento delle proprie certezze, e nel dubbio di potere razionalizzare ciò che appare irrazionale alla sua attuale conoscenza.
Di fronte alle gravi alterazioni prodotte dall'opera dell'uomo sugli ecosistemi, sull'intera biosfera e sullo stesso ambiente umano, nasce una nuova consapevolezza dei "limiti" umani, che costituisce l'ampio retroterra che ha consentito la nascita della nozione di "sostenibilità".
È importante conoscere il cammino che ha portato al pensiero ecologico e alla sua espressione "Economia dell'Ambiente", perché esso ha contribuito a combinare l'aspetto tradizionale della sopravvivenza degli esseri viventi con quello rivoluzionario della solidarietà, dell'equità, della fratellanza nell'economia, nelle politiche e nella società.
L'"Economia dell'Ambiente" fornisce una serie di criteri utili, anche se non sempre risolutivi, per prendere le decisioni più coerenti con le scelte di valore compiute. Probabilmente la soluzione dei gravi problemi di sopravvivenza che l'uomo si trova a dovere oggi affrontare consiste nella ricerca e nel raggiungimento di quel giusto equilibrio tra forze opposte in cui l'umanità ha vissuto fino a non molto tempo fa.

INDICE LIBRO

Parte Prima
LE TEORIE ECONOMICHE E LE SOLUZIONI DI MERCATO AL PROBLEMA AMBIENTALE
1.1. La società e le teorie
1.2. La formazione del prezzo
1.3. Il monetarismo, il mercato, il “pubblico”
1.4. Il mercato di libera e perfetta concorrenza
1.5. Fallimento del mercato – Esternalità
1.6. Fallimento del mercato – Beni Comuni
1.7. La soluzione di mercato al problema ambientale: il Teorema di Coase
1.8. “Internalizzare” le esternalità


Parte Seconda
IL CONTROLLO MONDIALE DELLO SVILUPPO GLI ACCORDI INTERNAZIONALI
2.1. La Conferenza di Stoccolma (1972)
2.2. Il Rapporto Brundtland (1987)
2.3. La Conferenza di Rio de Janeiro (1992)
2.4. Il Protocollo di Kyoto (1997)
2.4.1. Meccanismi Flessibili
2.4.2. Analisi economica del Protocollo di Kyoto
2.5. Da Rio a Johannesburg
2.6. Il Vertice di Johannesburg (2002)
2.7. Il Rapporto Stern (2006)
2.8. La Conferenza di Bali (2007)
2.9. La Conferenza Europea di Bruxelles (2008)


Parte Terza
Organismi di implementazione
3.1. ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite)
3.2. GEF (Global Environment Facility, Agevolazioni per lo Sviluppo Mondiale)
3.3. UNEP (United Nations Environment Programme, Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente)
3.4. UNPD (United Nations Development Programme, Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo)
3.4.1. TTV, Tassa Tobin o Tassa sulle transazioni valutarie
3.5. World Bank (Banca Mondiale)
3.5.1. Il Ruolo degli organismi della Banca Mondiale
3.5.2. Critiche al ruolo della Banca Mondiale
3.6. Crescita delle disuguaglianze


Parte Quarta
Crescita e ambiente nell’evoluzione del pensiero economico
4.1. I “limiti” nel pensiero classico
4.1.1. T.R. Malthus
4.1.2. D. Ricardo
4.1.3. J.S. Mill
4.1.4. S.W. Jevons
4.1.5. K. Marx
4.1.6. La “rivoluzione” Keynesiana
4.2. I “limiti” nel pensiero moderno
4.2.1. Il Novecento
4.2.2. Dagli anni sessanta
4.2.3. K. Boulding
4.2.4. N. Georgescu-Roegen
4.2.5. La scuola californiana
4.2.6. Il Club di Roma
4.3. Il “paradosso della felicità” o paradosso di Easterlin
4.4. Gaia, la religione della terra
4.5. La globalizzazione e i movimenti no-global
4.5.1. Gli effetti della globalizzazione sul commercio mondiale
4.5.2. Gli effetti della globalizzazione sull’ambiente


Parte Quinta
LE MODERNE TEORIE SULLA SOSTENIBILITÀ SOLUZIONI PER UN DESIGN SOSTENIBILE
5.1. La “Scienza della Sostenibilità”
5.2. L’Economia Ecologica
5.3. Rapporto IGBP (2002)
5.4. Le nuove teorie
5.5. “Sostenibilità debole” e “Sostenibilità forte”
5.6. La crisi del rapporto uomo-natura
5.7. “Sviluppo”, un concetto da ripensare
5.8. La “Sovracrescita”
5.9. Un processo ideologico diverso: la “Decrescita”
5.10. Ripensare il futuro


Parte Sesta
VALUTARE LE RISORSE E L’AMBIENTE
6.1. Le risorse naturali
6.1.1. Risorse rinnovabili
6.1.2. Risorse non rinnovabili
6.1.3. Materie prime
6.2. La scarsità delle risorse
6.3. Prezzo ombra
6.4. La Valutazione Ambientale: i metodi
6.4.1. Analisi Costi-Benefici (ACB)
6.4.2. Bilancio di Pianificazione Sociale (PBS)
6.4.3. Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)
6.4.4. Valutazione Ambientale Strategica (VAS)
6.5. La Valutazione Ambientale: i problemi
6.6. Conclusioni